Spazzolino e dentifricio: consigli per la scelta e l’uso perfetto

Guida scelta spazzolino dentifricio

Torniamo ad occuparci di salute dentale andando questa volta a concentrare l’attenzione su quello che è un po’ l’ABC e la base dell’igiene orale quotidiana: il lavaggio dei denti. Proprio perché è una cosa di routine (o almeno così dovrebbe essere), è necessario non abbassare mai l’attenzione, anche perché molti problemi di salute si potrebbero tranquillamente evitare. Come? Lavando i denti non solo ogni giorno (possibilmente dopo ogni pasto) ma in maniera corretta. Vediamo, quindi, come farlo parlando della scelta e dell’utilizzo dei due principali strumenti: lo spazzolino e il dentifricio.

Come scegliere lo spazzolino

Partiamo dallo spazzolino da denti. Ne esistono sostanzialmente tre tipologie cui fare riferimento:

  • spazzolino manuale
  • spazzolino elettrico
  • spazzolino sonico

La principale differenza è legata al movimento sui denti e di conseguenza all’efficacia nello spazzolamento. Con lo spazzolino manuale, quello tradizionale che tutti conosciamo, è necessario praticare movimenti manuali per pulire i denti, motivo per cui l’efficacia nella pulizia dipende molto dal modo in cui viene utilizzato lo spazzolino. Lo spazzolino elettrico, invece, agisce con movimenti automatici rendendo la spazzolatura non solo più efficace, ma anche più comoda. Infine, lo spazzolino sonico. È una versione avanzata di quello elettrico che, utilizzando alte frequenze di vibrazione, permette una pulizia più profonda per un’igiene migliore anche nelle zone altrimenti difficili da raggiungere.

A questo punto la domanda fatidica: qual è lo spazzolino migliore?

Come spesso accade non esiste una risposta univoca, ma bisogna considerare diversi fattori. Per scegliere lo spazzolino è utile partire dai tre elementi che lo compongono: le setole, la testina e l’impugnatura.

Le setole sono i filamenti, di diverso materiale, forma e disposizione, che vanno a contatto diretto con i denti e con le gengive e che si occupano della rimozione della placca e dei residui alimentari. Generalmente sono in materiale sintetico (nylon) perché più resistenti e igieniche in quanto non trattengono l’umidità e riducono il rischio, rispetto alle setole naturali, di proliferazione batterica. Inoltre, le setole si differenziano in base alla loro durezza:

  • morbide | adatte per chi ha gengive e denti sensibili
  • medie | una soluzione intermedia tra delicatezza ed efficacia
  • dure | da usare con cautela, perché possono danneggiare lo smalto e le gengive

Per quel che riguarda la testina, invece, ovvero l’estremità dello spazzolino dove si inseriscono le setole, possiamo avere forme standard, compatte o ortodontiche. La differenza è legata prevalentemente alla capacità di raggiungere anche le zone più difficili (come i molari posteriori). Le testine ortodontiche, come suggerisce il nome, sono varianti particolari impiegate solitamente per coloro che portano l’apparecchio. Negli ultimi anni l’evoluzione tecnica e tecnologica ha consentito di migliorare anche questo elemento proponendo testine con i bordi morbidi (riducendo così il rischio di irritazioni) e soprattutto flessibili (che migliorano l’efficacia dell’azione delle setole).

Infine, l’impugnatura. Anche da questo punto di vista esistono numerose varianti tutte sostanzialmente orientate a garantire un’impugnatura antiscivolo ed ergonomica così da avere il completo controllo dello strumento durante il suo utilizzo. Questa tipologia di impugnatura ergonomica e antiscivolo è particolarmente adatta per i bambini piccoli (soprattutto fino ai 6-7 anni) in una fase in cui stanno sviluppando la propria motricità fine.

Le indicazioni sulla scelta dello spazzolino ci permettono anche di ricordare che è preferibile sostituirlo ogni 2-3 mesi, prestando attenzione al consumo delle setole e all’efficacia della pulizia.

Come scegliere il dentifricio

Passiamo ora ad analizzare il dentifricio che, ricordiamo, ha un’importanza pari a quella dello spazzolino e che ne supporta l’azione di pulizia e igiene. Nello specifico esistono diverse tipologie di dentifricio a seconda dell’azione che svolgono:

  • dentifricio per denti sensibili
  • dentifricio antiplacca
  • dentifricio antitartaro
  • dentifricio senza fluoro
  • dentifricio per il controllo dell’alito cattivo
  • dentifricio sbiancante

La differenza, come suggerisce il nome, deriva dalla formulazione che agisce in maniera migliore per questo o quel problema. È necessario però porre attenzione a quanto l’indicazione sulla confezione del dentifricio sia realmente efficace e non solo prettamente promozionale. Non esistono prodotti miracolosi e l’attenzione va rivolta soprattutto all’utilizzo dei dentifrici sbiancanti che, se usati frequentemente e troppo aggressivi, potrebbero rovinare la superficie dei denti. Il nostro consiglio: parlarne con un dentista dopo una visita, così da capire meglio come gestire la singola situazione.

C’è anche da segnalare l’esistenza dei dentifrici per bambini. In questo caso si tratta sostanzialmente di prodotti che contengono meno fluoro, sono più delicati e hanno un gusto che per i bambini risulta più gradevole e meno fastidioso.

La scelta del dentifricio, ancor più che per lo spazzolino, dipende dalle esigenze individuali. In generale, salvo indicazioni mediche diverse, è consigliato un dentifricio con fluoro per la prevenzione della carie in quanto il fluoro contribuisce a rinforzare lo smalto e a rendere i denti più resistenti agli attacchi acidi.

Come si puliscono i denti: la tecnica di spazzolamento

Come si lavano i denti? Non basta, infatti, avere un buono spazzolino e il giusto dentifricio se non si sa come usarli correttamente. Prima di capire come, vediamo ogni quanto e per quanto tempo spazzolare i denti. Queste le indicazioni generali:

  • spazzolare i denti dopo ogni pasto e almeno due volte al giorno (dopo la colazione e prima di andare a dormire)
  • lavare i denti almeno 30 minuti dopo aver mangiato cibi acidi o bevuto bevande gassate
  • spazzolare i denti per almeno 2-3 minuti

​Una corretta tecnica di spazzolamento è decisiva per mantenere una buona salute orale. Utilizzando uno spazzolino manuale, è consigliabile inclinare le setole a 45 gradi rispetto alla gengiva e spazzolare con movimenti verticali dalla gengiva verso il dente, sia sulle superfici esterne che su quelle interne. Attenzione alle superfici dei molari, che devono essere pulite con movimenti orizzontali delicati. È importante non dimenticare di pulire, sempre con lo spazzolino, anche la lingua per rimuovere i batteri responsabili dell’alitosi.​ Con uno spazzolino elettrico, invece, è sufficiente posizionare la testina perpendicolarmente al dente e lasciarla agire per alcuni secondi su ciascun dente, senza necessità di movimenti manuali.

L’igiene orale come alleata di un sorriso sano

La scelta dello spazzolino e del dentifricio (e il loro corretto utilizzo) è indispensabile. Deve diventare un’abitudine, come bere, mangiare e vestirsi. Dalla cura che dedichiamo alla pulizia dei denti, infatti, dipende molto della nostra salute orale e, di conseguenza, della qualità della nostra vita.

Categoria: Igiene orale

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