Parliamo di igiene dentale ponendo l’accento sulle conseguenze di comportamenti, scelte e abitudini sbagliati. Non si tratta di fare allarmismo su possibili problemi di salute, ma non è possibile ignorare che i rischi ci sono e che, conoscendoli, è possibile evitarli. Anche perché dobbiamo superare l’idea che la salute dei denti sia circoscritta alla sola cavità orale. Il nostro corpo non è diviso in “zone” che operano indipendentemente l’una dall’altra: disturbi, squilibri e patologie di una parte incidono sulla salute di tutto il resto del corpo.
Malattie del cavo orale
Per semplicità facciamo una distinzione tra malattie del cavo orale e quelle relative alla salute generale che dipendono dalle prime. Le principali condizioni associate ad una scarsa igiene orale sono:
- carie
- gengivite
- parodontite
- ascesso
- alitosi
La carie, che rappresenta la patologia orale più diffusa negli adulti ma anche nei bambini, è un processo di origine batterica che interessa la superficie dei denti e che può portare, se non curata precocemente, alla loro devitalizzazione. Ci sono diversi fattori di rischio che incidono sull’insorgenza delle carie e la scorretta igiene dentale è una di queste.
La gengivite, invece, è l’infiammazione delle gengive che si ha per l’accumulo di placca e tartaro. In presenza di sanguinamento e arrossamento delle gengive si può sospettare questa condizione che se non adeguatamente trattata può portare alla parodontite: si tratta di una malattia che coinvolge i tessuti che sostengono il dente (gengiva, osso e legamento parodontale) causandone la progressiva perdita con conseguente caduta di uno o più denti.
Va poi posta attenzione agli ascessi, la raccolta di pus che si forma per la presenza di batteri o di corpi estranei nella cavità orale. Si tratta di un’infezione localizzata nei tessuti che circondano il dente e che possono provocare dolore, gonfiore e altri sintomi con il rischio che l’infezione si diffonda più in profondità.
Non prestare attenzione all’igiene orale provoca – ed è uno degli effetti più evidenti – la presenza di un alito cattivo. È la cosiddetta alitosi che rappresenta, al di là del fastidio e dell’imbarazzo sociale, un serio problema perché il fenomeno è causato dalla proliferazione di batteri aggressivi nel cavo orale.
Le conseguenze per la salute generale
L’igiene orale è un investimento anche in termini di prevenzione di numerose malattie, disturbi e problemi di salute generale. È importante ricordare, per esempio, come la parodontite sia associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari in quanto i batteri responsabili dell’infiammazione gengivale possono entrare nel flusso sanguigno raggiungendo organi anche molto distanti.
Le infezioni del cavo orale possono causare anche problemi respiratori (come la polmonite) o rendere più difficoltoso il controllo del livello di zucchero nel sangue; un problema serio per chi soffre di diabete.
Inoltre la scarsa igiene orale può dare problemi digestivi, indebolire il sistema immunitario, aumentare il rischio di complicanze in gravidanza e, aspetto non secondario, rappresentare un elemento critico dal punto di vista psicologico e sociale. Denti non puliti, alito cattivo, assenza dei denti e tutti gli altri problemi del cavo orale possono incidere negativamente sul benessere psicologico con possibili gravi conseguenze.
L’importanza della prevenzione
A questo punto, consapevoli dei rischi, è fondamentale intervenire in maniera adeguata. Come? Con due scelte strategiche: l’igiene orale quotidiana e le visite periodiche dal dentista. L’igiene orale quotidiana si basa sul lavaggio dei denti dopo ogni pasto, almeno due volte al giorno utilizzando uno spazzolino adeguato (elettrico o manuale) da sostituire ogni 3 mesi circa, dentifricio, filo interdentale, scovolino e collutorio.
Per pulire bene i denti è indispensabile inclinare la testa dello spazzolino di circa 45 gradi rispetto al dente andando a muovere la testina dello spazzolino senza forzare troppo. Il consiglio è di procedere dalla gengiva verso il dente (“dal rosa verso il bianco”) per intenderci: dall’alto verso il basso (per i denti dell’arcata superiore) e dal basso verso l’alto (per i denti dell’arcata inferiore). Ogni lavaggio dei denti dovrebbe durare circa 3 minuti per assicurare una corretta pulizia alla quale far seguire l’uso del filo interdentale o dello scovolino (per pulire gli spazi irraggiungibili dallo spazzolino) e del collutorio.
Con una certa periodicità (che dipende dall’età, dalla storia clinica e dalle singole esigenze) è fondamentale effettuare controlli specialistici periodici e pulizie dei denti professionali regolari. Non bisogna recarsi dal dentista solo quando il problema si è già manifestato provocando dolore, disagio e aumentando il rischio di conseguenze, ma prima che questo accada. Durante la visita e la pulizia lo specialista fornirà indicazioni personalizzate per la corretta igiene orale fissando la data del successivo controllo così da monitorare l’evoluzione della propria salute orale (e non solo).